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Alimentarsi secondo l'Ayurveda

 

L’Ayurveda considera il cibo come espressione materiale dei cinqueelementi fondamentali (etere, aria, fuoco, acqua, terra), dei sei gustiesistenti (dolce, acido , salato, piccante, amaro, astringente), dell’energia che si sprigiona dai cibi (virya), della sua azione (karma) su corpo, mente, spirito e per finire della sua azione farmacologica ove ce ne fosse. Il cibo che nutre il corpo, secondo gli antichi testi, è derivato dagli stessi cinque elementi di cui il corpo è composto, i cosiddetti “Panchamahabhuta

 

Questi cinque elementi di base li ritroviamo in cinque principali categorie di cibi, per esempio: 
1. nei cereali, nello yogurt, predomina l’elemento terra
2. nel latte e nei succhi di frutta predomina l’elemento acqua
3. nelle spezie che stimolano vari enzimi predomina l’elemento fuoco
4. nei germogli predomina l’elemento aria
5. il riso soffiato contiene etere 

Essi sono digeriti nel corpo dagli enzimi e dopo l’assimilazione vengono trasportati e trasformati, nei tessuti di costituzione corporea (Dhatu). 
Per fare, comunque, un esempio semplice sul pensiero ayurvedico applicato direttamente, potremmo dire che: quando il potere digestivo è debole si devono usare le spezie piccanti, che sono ricche dell’elemento Fuoco, oppure quando la persona soffre di edema, si deve evitare il sale perché l’elemento predominante è l’Acqua, oppure se la persona ha sensazioni di bruciori, deve assumere uva o melone che hanno un effetto calmante rinfrescante dovuto all’elemento Acqua
Quelli che seguono sono solo alcuni consigli per avvicinarsi al concetto ayurvedico di corretta alimentazione: 
- il cibo dopo che è stato assunto, viene digerito e assimilato nel corpo, e ciò fa aumentare la qualità dei tessuti. Per esempio, ad una persona sottopeso si somministrano alimenti a base di grano, riso, ghee, ecc. , cibi in cui predominano gli elementi Terra e Acqua, proprietà che fanno aumentare gradualmente il peso.
- al contrario le sostanze con proprietà opposte, diminuiscono gli elementi di crescita e aiutano a mantenere uno stato di equilibrio.
- noi siamo ciò che mangiamo; l’alimentazione influenza in modo positivo o negativo la nostra salute. L’assimilazione delle sostanze dipende dalla capacità del nostro sistema digerente: spesso una cattiva alimentazione lo danneggia.
- per il buon funzionamento del corpo, della mente e dell’anima, bisogna curare l’alimentazione, che deve essere equilibrata sia quantitativamente, sia qualitativamente, e nello stesso tempo adatta a ciascun individuo secondo le sue abitudini. 
- si deve curare la corretta combinazione degli alimenti e la loro preparazione.
- il cibo dev’essere appena cucinato con ingredienti freschi, e consumato con calma e in modo regolare (ad esempio senza leggere, guardare la TV, discutere animatamente...).
- durante ogni pasto bisogna assumere cibo in piccole quantità, cercando riempire lo stomaco al massimo per tre quanti, secondo le seguenti proporzioni:

 

½ dello spazio in cibo solido

¼ di liquidi
¼ lasciarlo vuoto.

 

 Il legame immediato tra le qualità del cibo e il loro impatto sulla salute non è sempre ovvio, in parte a causa delle complesse diete occidentali e degli effetti del processo digestivo sul cibo.

Il Charaka Samhita, antica raccolta di ricerche e trattati medici indiani, elenca otto fattori specifici dei quali dovreste tener conto nel determinare la dieta a voi più adatta. Valutare la vostra dieta in rapporto a tali fattori, poiché ognuno di essi aiuterà a decidere se il regime alimentare prescelto è giusto nelle attuali circostanze oppure indicherà i punti da modificare.

L'alimentazione ayurvedica è un campo sconfinato di conoscenza e applicazione, perché coinvolge moltissimi aspetti del sistema medico indiano datato più di 5000 anni. Il cibo è una medicina per il medico ayurvedico, e può essere estremamente importante per la salvaguardia della nostra salute e anche per assecondare il processo di guarigione. Quelle che seguono sono soltanto considerazioni generiche, solo un punto di partenza, ma che serve comunque a comprendere il punto di vista de sistema ayurvedico riguardo all'alimentazione.

L’Ayurveda considera il cibo come espressione materiale dei cinque elementi fondamentali (etere, aria, fuoco, acqua, terra), dei sei gusti esistenti (dolce, acido , salato, piccante, amaro, astringente), dell’energia che si sprigiona dai cibi (virya), della sua azione (karma) su corpo, mente, spirito e per finire della sua azione farmacologica ove ce ne fosse. Il cibo che nutre il corpo, secondo gli antichi testi, è derivato dagli stessi cinque elementi di cui il corpo è composto, i cosiddetti “Panchamahabhuta”

 

 

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